Il 20 novembre 2019 si celebra il trentennale della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC – Convention on the Rigths of the Child), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176.
IL DECIMO RAPPORTO DEL GRUPPO CRC
Il Gruppo CRCper l’occasione pubblica il 10° Rapporto CRC, alla cui redazione hanno contribuito gli operatori delle 100 associazioni del Network, e con cui si apre un nuovo ciclo di monitoraggio: un percorso che prevede un confronto tra il Governo, la società civile e gli esperti per migliorare l’attuazione della CRC nel nostro Paese.
Ai Rapporti del Gruppo CRC contribuisce anche Bambinisenzasbarre, in particolare per l’art. 9 della Convenzione Onu che “è al centro delle raccomandazioni del Rapporto del Gruppo CRC sul tema specifico dell’infanzia che incontra il carcere, sia per le persone di età minore che lo frequentano al fine di incontrare il genitore detenuto e mantenere il legame affettivo indispensabile per crescere, sia per i bambini che vivono in carcere con le madri durante i primi anni di vita”.
Nel 10° Rapporto CRC si ricorda, fra i vari punti della sezione dedicata al “Superiore interesse della persona minore (art. 3) che “nella Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti si invita il giudice a decidere, nell’interesse del minorenne, misure alternative al carcere quando è coinvolta una persona di età minore che viene privata del genitore altrimenti detenuto”.