La Carta dei figli dei genitori detenuti si rinnova – The Rights Charter of children of prisoners’ renewal
Il rinnovo del “Protocollo-Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti” è stato firmato a Roma, il 6 settembre 2016, al Ministero della Giustizia. Il Protocollo-Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti 2016, riconosce la continuità del legame affettivo dei bambini con il genitore in carcere.
QUI >>> Protocollo carta dei figli di genitori detenuti ENGLISH >>> Rights Charter of children of prisoners
La Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti 2016 è stata sottoscritta dall’allora Ministro della Giustizia Andrea Orlando, dal Garante Nazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza Filomena Albano e dalla Presidente dell’associazione Bambinisenzasbarre Lia Sacerdote. Ospite di riguardo Viviane Schekter, vice-presidente della rete europea Children of Prisoners Europe, che ha dedicato il suo intervento alla “europeizzazione” della Carta italiana, per ora unica in Europa, che i 21 membri della rete stanno promuovendo presso i governi dei rispettivi Paesi.

Un momento della firma del “Protocollo-Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti” (da sinistra Filomena Albano, Garante per l’infanzia e l’adolescenza; Andrea Orlando, ministro della Giustizia, Lia Sacerdote, presidente di Bambinisenzasbarre ; Viviane Schekter, vice-presidente della rete europea Children of Prisoners Europe)
Il Protocollo italiano è un documento unico in Europa che impegna il sistema penitenziario del nostro Paese a confrontarsi con la presenza quotidiana del bambino in carcere, se pure periodica, e con il peso che la detenzione del proprio genitore comporta.
2014 – La prima Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti

21 marzo 2014, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando (3° nella foto da sinistra), il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora (2° da sinistra) e la Presidente dell’associazione Bambinisenzasbarre Onlus Lia Sacerdote (a sinistra) firmano “La Carta dei figli dei genitori detenuti”.
La Carta fu firmata per la prima volta il 21 marzo 2014. Era una novità assoluta per l’Europa e fu firmata come “Protocollo d’Intesa” tra il Ministero della Giustizia, l’Autorità Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza e l’Associazione Bambinisenzasbarre onlus, quest’ultima in rappresentanza dei 100.000 bambini che entrano nelle carceri italiane per visitare i propri genitori detenuti.