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FIRMATO IL PROTOCOLLO FRA TRIBUNALE DI MILANO E BAMBINISENZASBARRE

Per la prima volta in Italia è attivo un protocollo fra un Tribunale Ordinario, di Milano, e Bambinisenzasbarre per la tutela dei figli di genitori detenuti nel difficile periodo dell’attesa di giudizio

Fabio Roia, Presidente del Tribunale di Milano, e Lia Sacerdote, Presidente di Bambinisenzasbarre

Il 20 marzo 2024 è stato siglato da Fabio Roia, Presidente del Tribunale di Milano, e da Lia Sacerdote, Presidente dell’Associazione Bambini senza sbarre Ets, il protocollo d’intesa che definisce come promuovere e attivare interventi di attenzione e cura per i bambini che entrano in carcere per incontrare il genitore e mantenere il legame durante il periodo di attesa di giudizio, spesso lungo e difficile per la separazione da sostenere.

L’incontro per la firma del Protocollo, primo in Italia, si è svolto il 20 marzo 2024 nella Sala Gualdoni, all’interno del Palazzo di Giustizia di Milano. Al tavolo dei relatori Beatrice Saldarini, Consigliere Ordine degli Avvocati di Milano, che ha ospitato l’evento, Eugenio Fusco, Procuratore Aggiunto presso la Procura di Milano, Fabio Roia, Presidente del Tribunale Ordinario di Milano, e Lia Sacerdote, Presidente di Bambini senza sbarre Ets. Presenti Maria Milano Franco d’Aragona, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria della Lombardia, ospiti istituzionali, professionisti, operatori giudiziari e dell’amministrazione penitenziaria. Inoltre, in collegamento da Roma, è intervenuto Giovanni Russo, Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.

Il Tribunale è il primo interlocutore delle famiglie per ottenere l’autorizzazione ad accedere in carcere per lo svolgimento della prima visita con il genitore detenuto. Il Protocollo impegna il Tribunale Ordinario di Milano, contestualmente al rilascio dei permessi di visita ai familiari, ad informare le famiglie che possono accedere a servizi di supporto senza oneri economici per essere accompagnate in particolare ad affrontare il primo ingresso dei bambini negli istituti penitenziari in occasione della visita al genitore detenuto.

Il Protocollo, per la prima volta in Italia, mette in evidenza questo momento cruciale di attenzione ai bambini coinvolti loro malgrado nella detenzione del genitore, e rappresenta un traguardo fondamentale per l’applicazione della “Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti” al compimento del suo decennale (2014-2024). La “Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti” (QUI), in progressiva applicazione nelle carceri italiane e non solo – e modello per quelle europee –indica, nei suoi nove articoli, le linee guida di come accogliere e seguire le decine di migliaia i bambini che entrano quotidianamente in carcere per mantenere la relazione genitoriale diritto sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza (20 novembre 1989).

Il Protocollo stabilisce che: “Per raggiungere tempestivamente le famiglie prima che i figli minorenni accedano per la prima volta in un istituto penitenziario è raccomandato informare, all’atto del rilascio del permesso per il colloquio ordinario/straordinario: (1) che l’Associazione Bambinisenzasbarre ETS fornisce percorsi specialistici di consulenza e accompagnamento al primo ingresso in carcere senza oneri per le famiglie; (2) che le famiglie con figli minorenni che intendono attivare il percorso di consulenza possono rivolgersi a Bambinisenzasbarre tramite la linea telefonica dedicata “Telefono Giallo” (QUI) al n. 392-99.38.324 oppure con una comunicazione via email all’indirizzo telefonogiallo@bambinisenzasbarre.org”.

La famiglia deve sapere che può avere sostegno psicologico e informativo per prepararsi al primo colloquio e affrontare il periodo della carcerazione del genitore con un accompagnamento da parte di operatori preparati. La conoscenza preventiva delle procedure, dei regolamenti e dei vincoli diminuisce il senso di disorientamento e l’ansia generati dall’improvvisa separazione dal genitore arrestato e dall’impatto con il carcere che investe la famiglia e soprattutto i figli, in particolare nel periodo di incertezza e vuoto informativo che caratterizzano l’attesa di giudizio.

Il Protocollo si inscrive nell’ambito dei lavori del Tavolo Regionale di Monitoraggio istituito nel giugno 2017 in collaborazione con il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria per monitorare a livello locale l’applicazione della “Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti”.

A rafforzare l’impatto della Carta – e del ruolo dell’Associazione a livello italiano ed europeo – si è anche imposta la Raccomandazione CM/Rec (2018)5, adottata ad aprile 2018 dal Consiglio d’Europa e rivolta al Comitato dei Ministri dei 46 stati membri. La Raccomandazione ha assunto come modello la Carta italiana.

TESTO INTEGRALE DEL PROTOCOLLO

PROTOCOLLO D’INTESA
TRA
TRIBUNALE DI MILANO
E
ASSOCIAZIONE BAMBINISENZASBARRE ETS

per la promozione dei diritti dei figli di genitori detenuti e la tutela del legame genitoriale

CONTESTO ISTITUZIONALE

• Vista la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva dall’Italia con legge 27 maggio 1991, n. 176, in particolare l’articolo 3 secondo cui in tutte le decisioni l’interesse superiore del fanciullo deve essere preminente, l’articolo 9 che tutela il diritto del fanciullo separato dal genitore a intrattenere regolarmente rapporti personali e contatti diretti con entrambi i genitori, a meno che ciò non sia contrario all’interesse preminente del fanciullo, e l’articolo 12 secondo cui l’opinione del bambino deve essere debitamente presa in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità.
• Visto il Protocollo d’Intesa “Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti” firmato in data 21.03.2014 e rinnovato nel 2016, nel 2018 e nel 2021 da Ministro della Giustizia, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e Presidente dell’Associazione Bambinisenzasbarre ETS a tutela dei diritti dei 100mila bambini e adolescenti che ogni anno entrano nelle carceri italiane attraverso il riconoscimento formale del diritto di questi minorenni alla continuità del proprio legame affettivo con il genitore detenuto e, al contempo, il diritto alla genitorialità delle persone detenute al cui contenuto ci si richiama.
• Vista la Raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa CM/Rec (2018)5, che ha fatto propri i principi della Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti e ha emanato per i suoi 47 Stati membri omologhe linee guida sulle politiche miranti a tutelare gli interessi dei bambini di genitori detenuti.

CONTESTO OPERATIVO

• L’Art. 8 della Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti istituisce un Tavolo permanente di monitoraggio della sua applicazione che si riunisce trimestralmente, composto da rappresentanti del Ministero della Giustizia, del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, del Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e dell’Associazione Bambinisenzasbarre ETS.
• L’art. 2.2 della Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti invita a mettere in campo tutte le azioni affinché ogni minorenne possa fare visita al genitore detenuto entro una settimana dall’ arresto e, con regolarità, da quel momento in poi.
• L’art 5.4 della Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti invita ad adoperarsi al fine di favorire durante il periodo di detenzione, l’esercizio della responsabilità genitoriale nei confronti dei figli di minore età.
• In data 08/06/2017 è stato promosso da Bambinisenzasbarre e istituito con il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria della Lombardia il Tavolo Regionale di monitoraggio della Carta composto dai principali stakeholder istituzionali: gli Istituti Penitenziari, l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna, il Centro di Giustizia Minorile, Camera Penale, Tribunale ordinario, Tribunale per i Minorenni e Procura della Repubblica, Tribunale di Sorveglianza, le Autorità Garanti locali dei diritti dell’Infanzia e dei Detenuti, Ufficio Scolastico di Milano, Regione Lombardia Dipartimento per la Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità, Comune di Milano Assessorato per le Politiche sociali, Salute e Diritti, Sottocommissione Carceri e ATS.
• Il Tavolo Regionale di monitoraggio della Carta prevede lo svolgimento annuale di sottotavoli tematici rivolti ai Servizi Sociali del Territorio e alle Tutele Minori del territorio e Polizia Penitenziaria con particolare attenzione per le unità coinvolte nel Settore Colloqui.

PREMESSA

• Bambinisenzasbarre fa riferimento a una specifica policy sui minorenni figli di genitori detenuti condivisa con la rete europea Children of Prisoners Europe (COPE).
• Bambinisenzasbarre ha un’esperienza ventennale nella cura delle relazioni familiari in detenzione attraverso interventi di sostegno alla genitorialità e di tutela del diritto dei figli al mantenimento del legame col proprio genitore detenuto.
• Bambinisenzasbarre collabora fin dalla sua fondazione con le Direzioni degli Istituti Penitenziari milanesi realizzando un sistema unico di accoglienza denominato “Sistema Spazio Giallo”, l’insieme di interventi di sostegno rivolti al genitore detenuto e alla sua famiglia che accompagnano il nucleo familiare dal momento dell’arresto alle fasi successive del percorso detentivo con al centro l’interesse del figlio.
• Bambinisenzasbarre garantisce lo svolgimento delle sue attività nel rispetto della normativa privacy dettata dal Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR).

LE PARTI CONVENGONO

A. Il Tribunale costituisce il primo interlocutore delle famiglie che intendono accedere al carcere poiché attraverso la magistratura giudicante competente rilascia l’autorizzazione allo svolgimento del colloquio con il genitore detenuto. Per raggiungere tempestivamente le famiglie prima che i figli minorenni accedano per la prima volta in un istituto penitenziario è raccomandato informare all’atto del rilascio del permesso per il colloquio ordinario/straordinario:
a) che l’Associazione Bambinisenzasbarre Ets fornisce percorsi specialistici di consulenza e accompagnamento al primo ingresso in carcere senza oneri per le famiglie;
b) che le famiglie con figli minorenni che intendono attivare il percorso di consulenza possono rivolgersi a Bambinisenzasbarre tramite:

• la linea telefonica dedicata Telefono Giallo al n. 392/99.38.324
• una comunicazione tramite email all’indirizzo telefonogiallo@bambinisenzasbarre.org

B. A tal fine il Tribunale ordinario di Milano si impegna, attraverso le articolazioni interne di cancelleria facenti capo primariamente alla Sezione GIP-GUP, Direttissime e penali in generale, a fornire alle famiglie con figli minorenni che vogliano accedere a colloqui con soggetti detenuti la possibilità di utilizzare i servizi offerti dall’Associazione Bambinisenzasbarre Ets.
C. L’Associazione Bambinisenzasbarre Ets monitorerà l’effettivo accesso al servizio durante il periodo di vigenza delle Convenzione, anche al fine di concordare con il Tribunale di Milano ulteriori e migliori strumenti di diffusione.
D. La presente Convenzione avrà la durata di due anni e potrà essere modificata o integrata in ogni momento dalle parti e rinnovata per altri due anni anche mediante accordo tacito.
E. Le parti avranno cura di procedere alla massima diffusione per ottenere gli obiettivi di conoscenza utili per l’attivazione del servizio offerto.

Associazione Bambinisenzasbarre ETS
La Presidente
Lia Sacerdote

Tribunale di Milano
Il Presidente
Fabio Roia

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