Lo Spazio Giallo è il luogo dove i bambini si preparano all’incontro con il papà e sono seguiti da psicologhe e psicologhe e pedagogiste. La presenza del Sistema Spazio Giallo nei tre istituti di Milano è l’elemento di continuità che costituisce il primo “Circuito di Accoglienza del Sistema Penitenziario Cittadino” per le famiglie e i bambini.
Questo evento si inserisce nella Campagna di nazionale di sensibilizzazione “I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini. Anche in carcere” per promuovere la “Carta dei figli dei detenuti” rinnovata lo scorso settembre dal ministro Andrea Orlando, dalla Garante dell’Infanzia Filomena Albano e da Lia Sacerdote presidente di Bambinisenzasbarre. La Carta ha l’obiettivo di portare all’attenzione il tema dei 100mila bambini che entrano ogni giorno ogni anno in carcere per mantenere il legame con i propri genitori, e che oggi vedono riconosciuti i propri bisogni trasformati in diritti. (vedi > La Carta).
Il percorso/mostra è stato allestito con l’aiuto dei volontari di Mattel Italia che hanno anche distribuito doni natalizi ai bambini presenti nello Spazio Giallo prima della partita di calcio papà-figli, iniziativa centrale all’interno della campagna di sensibilizzazione “I diritti dei grandi cominciano dai diritti dei bambini”. Ringraziamo Mattel Italia del sostegno.
Alle 15 i papà detenuti sono scesi in campo insieme ai loro figli per la Partita Bambinisenzasbarre, un torneo di calcetto a 5 con la maglietta azzurra e gialla come i colori dell’associazione e con la scritta “I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”. La stessa partita si gioca negli Istituti di tutte le regioni del territorio nazionale (vedi > calendario). Sono coinvolte oltre 600 persone detenute in più di 40 istituti.
“Sono bambini che vivono con un segreto perché hanno il papà in carcere e per questo vengono emarginati. Dobbiamo contrastare questa esclusione e liberarli dal peso della vergogna, è una responsabilità sociale a cui siamo tutti chiamati a rispondere” afferma Lia Sacerdote, presidente di Bambinisenzasbarre.
L’esperienza della Carta dei figli dei detenuti ha portato l’Italia a essere capofila a livello internazionale. L’Intergruppo del Parlamento Europeo per i diritti dell’infanzia ha deciso di proporre formalmente che la Carta dei figli dei detenuti italiana sia adottata da tutti i Paesi dell’Unione Europea.
Anche la rete Cope (Children of Prisoners Europe), costituita da 21 Ong di altrettanti Paesi (Bambinisenzasbarre fa parte del board), ha chiesto, attraverso i suoi membri, che i rispettivi governi adottino una Carta simile a quella italiana.
Per sostenere la Campagna sono a disposizione le magliette e i calendari dei “I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini” (> QUI).