l Sistema Spazio Giallo diventa una rete in tutta Italia e in particolare in Lombardia
Il Sistema Spazio Giallo è un progetto-intervento che porta avanti un approccio globale di attenzione e cura delle relazioni familiari quando un componente della famiglia è detenuto, con al centro l’interesse del bambino. È un sistema ‘relazionale’ integrato che prevede l’adozione di particolari linee guida e di una formazione specifica degli operatori di Bambinisenzasbarre.
Al centro del Sistema Spazio Giallo si trova il bambino e i suoi diritti, riconosciuti nella “Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti”, valida dal 2014 in tutte le carceri italiane, creata e voluta da Bambinisenzabarre, firmata dal Ministero della Giustizia e dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, una carta unica in Europa.
Ora in rete
Ora il Sistema Spazio Giallo diventa “Sistema Spazio Giallo in rete“ e comprende come azione concreta fondamentale lo Spazio Giallo, da cui prende il nome, che è il modello di Bambinisenzasbarre per l’accoglienza del bambino che entra in carcere per incontrare il genitore; per il sostegno al nucleo familiare; è un osservatorio di ricerca permanente e un programma di formazione per la polizia penitenziaria, che concilia accoglienza sensibile, controllo e sicurezza.
Con il progetto Sistema Spazio Giallo in rete, lo Spazio Giallo, oltre ad essere presente negli istituti penitenziari milanesi di San Vittore, Opera e Bollate, si diffonde negli istituti di Lodi, Brescia, Bergamo, Varese.
L’intervento Sistema Spazio Giallo in rete, di cui Bambinisenzasbarre è capofila, è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia. Per maggiori informazioni www.fse.regione.lombardia.it.
Il progetto “Sistema Spazio Giallo in rete” si propone di rispondere all’esigenza di cura dei legami famigliari attraverso delle pratiche di attenzione al genitore detenuto e alla famiglia nella sua interezza, che superano la separazione generata dal carcere e acutizzata dall’attuale situazione sanitaria, e questo superamento si realizza attraverso una catena di interventi che si inseriscono già al momento della prima reclusione conseguente all’arresto (intervento di Bambinisenzasbarre, quindi, in una casa circondariale), proseguono fino al trasferimento del genitore detenuto nelle case di reclusione (dopo la sentenza definitiva) e vengono modulati sulla base dei bisogni specifici legati alla fase del percorso detentivo in carcere.
L’intervento di Bambinisenzasbarre
L’intervento di Bambinisenzasbarre è nella gestione dell’emergenza famigliare causata dall’arresto; nel supporto alla famiglia durante l’attesa della definizione della pena; nelle problematiche ricadute sui nuovi assetti familiari causate dal trasferimento del detenuto; nella messa a fuoco delle problematiche legate al rientro sul territorio e in famiglia, a fine pena.
Il lavoro di Bambinisenzasbarre sul genitore detenuto non può prescindere dal lavoro sulla persona e sul proprio progetto di vita svolto attraverso interventi di riflessione sul sé e sullo sviluppo dell’autostima con ricadute positive per una comunicazione più efficace fra genitori detenuti e figli che permette processi di reinserimento sociale più adeguati.
Un lavoro ibrido, in persona e online
Si vuole altresì rispondere al bisogno di non interrompere gli interventi di Bambinisenzasbarre per le limitazioni imposte dal Covid-19, a tal proposito le azioni possono essere svolte anche da remoto attraverso l’ausilio della tecnologia (chiamate telefoniche, videochiamate, piattaforme per riunioni online) sperimentate durante questi primi mesi di pandemia e che verrà stabilizzata durante i mesi di progetto.
Il Telefono Giallo
In particolare, rispondendo al bisogno delle aree trattamentali delle carceri che in questo periodo hanno notevolmente avvertito l’assenza di operatori esterni, si sperimenta l’estensione del Telefono Giallo, servizio di helpline telefonica, ai detenuti genitori (previa autorizzazione delle Direzioni o della magistratura), che potranno quindi richiedere in prima persona sostegno alla genitorialità ad operatori specializzati anche dalla distanza, attivando quindi nuove prese in carico anche da remoto.
Il Sistema Spazio Giallo, infine, si apre al territorio, estendendo la comunità di riferimento in grado di sostenere i figli dei genitori detenuti e i genitori stessi, in un’ottica di welfare di comunità.
Ad oggi è necessario fare cultura sul territorio, a tutela di un gruppo di bambini che spesso rimane in ombra. Si prevedono in tal senso nelle scuole di Milano interventi di sensibilizzazione e prevenzione dei comportamenti a rischio nei giovani, attraverso le testimonianze di detenuti o ex detenuti, che mettono a servizio dei giovani alcune riflessioni relative alla propria esperienza e alle conseguenze delle proprie azioni.
PARTNER DI PROGETTO
Associazione Bambinisenzasbarre onlus (capofila) è impegnata nella cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o entrambi i genitori, nella tutela del diritto del bambino alla continuità del legame affettivo e nella sensibilizzazione della rete istituzionale e della società civile.
Coopwork Cooperativa Sociale Onlus è un’impresa sociale che realizza integrazione sociale e lavorativa, produce benessere sociale ed economico a favore dei propri soci e della collettività attraverso il lavoro, con particolare attenzione all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. In questi anni ha sviluppato una buona esperienza nell’ambito specifico dell’integrazione lavorativa di persone con problematiche legate al carcere, in collaborazione coi servizi proponenti/invianti (UEPE, Servizi Sociali del territorio …).
Associazione Loscarcere è stata la prima (anno 2006) che nel territorio lodigiano si è posta il problema degli inserimenti sociali e lavorativi per le persone con problemi con l’Autorità giudiziaria e i loro familiari, sviluppando una metodologia di intervento specifica (sartoriale, multidisciplinare e inter-contestuale)e promuovendo una rete territoriale di soggetti istituzionali e non, sensibilizzandoli alla specificità delle problematiche legate alla detenzione e promuovendo nella cittadinanza la consapevolezza che la sicurezza è un’azione di accoglienza e reinserimento sociale.
Opera Liquida è una compagnia teatrale che attraverso la propria ricerca artistica favorisce l’inclusione sociale, promuove la legalità e previene i comportamenti a rischio nei giovani. Un’associazione che, grazie al teatro, favorisce l’inclusione sociale, promuove la legalità e previene i comportamenti a rischio nei giovani. Utilizza il palcoscenico come luogo per riflettere e interrogarsi, dentro e fuori il carcere, su temi sociali di attualità portando in scena opere originali che nascono dai testi degli attori detenuti.
Associazione Carcere e Territorio di Brescia Odv nasce nel 1997 e si pone come finalità generale quella di intervenire rispetto ai percorsi di inclusione di persone in esecuzione penale. ACT svolge un ruolo di coordinamento tra diverse associazioni che operano con diverse vocazioni e funzioni nel sistema della giustizia. L’intervento, in particolare, si svolge su due livelli: con i soggetti in esecuzione penale infra ed extra muraria, agendo sui bisogni consapevoli ed inconsapevoli legati alle difficili condizioni di detenzione, sviluppando capacità di gestione della propria vita.
Azienda speciale consortile servizi intercomunali (ACSI) Da aprile 2015 ACSI è capofila dell’Ambito Territoriale di Lodi. L’Ambito Territoriale supporta i Comuni nella programmazione, concertazione e coordinamento degli interventi dei servizi sociali e delle altre prestazioni integrate, attive a livello locale. L’Ufficio di Piano è l’organismo tecnico per la programmazione zonale, svolge funzioni di pianificazione, di coordinamento delle fasi attuative delle politiche sociali regionali e nazionali assegnate agli Ambiti e di valutazione dei servizi/interventi socio-assistenziali in supporto e in collaborazione con le Amministrazioni locali.
Comune di Varese partecipa al progetto per contribuire alla costruzione di un modello condiviso di sostegno alla genitorialità in carcere in una prospettiva di consolidamento di una politica sociale che assume la Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti come uno strumento di attenzione all’infanzia in ambito penitenziario. Entrerà a far parte di una rete formale di i servizi del territorio attraverso i Servizi Sociali della famiglia e le Tutele Minori in ottica di sistema di attenzione al tema della genitorialità in stato di detenzione.
RETE DI SOSTEGNO
ATS Milano Agenzia di Tutela della Salute della Città Metropolitana di Milano ha il compito di garantire il governo della rete sanitaria e sociosanitaria nel proprio ambito territoriale, favorendo l’integrazione della rete di erogazione con la rete sociale del territorio
ASST Milano Santi Paolo e Carlo. L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Santi Paolo e Carlo partecipa al progetto per contribuire alla costruzione di un modello condiviso di sostegno alla genitorialità in carcere in una prospettiva di consolidamento di una politica sociale che assume la Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti come uno strumento di attenzione all’infanzia in ambito penitenziario
Comune di Milano partecipa al progetto confermando la collaborazione nell’ambito degli interventi di cura della famiglia e il rapporto consolidato con Bambinisenzasbarre
Formattart è una Associazione di Promozione Sociale, costituita nel 2011 con la finalità di valorizzare e promuovere tutte le forme d’Arte e favorire/sostenere processi di coesione e promozione sociale attraverso l’arte e la cultura. Si occupa di realizzare laboratori artistici e arteducativi con particolare attenzione a contesti di grande fragilità, mettendo al centro le relazioni, la drammaturgia del corpo, la narrazione anche video e fotografica. Obiettivo prioritario l’avvio e lo sviluppo di forme di welfare generativo di comunità, che metta al centro i cittadini e le reti associative del terzo settore presenti nei territori di intervento, in funzione all’implementazione dell’offerta di attività arteducative rivolte ai cittadini. Molte le progettazioni dedicate alla tutela dei Diritti dei bambini, ad una educazione di qualità, all’arte e alla bellezza e le progettazioni in contesti di limitazione della libertà.