Il prestigioso quotidiano inglese “The Guardian“, premio Pulitzer 2014, dedica un lungo articolo alla campagna europea di sensibilizzazione “Not my crime, still my sentence” (“Non un mio crimine, ma una mia condanna“) indetta anche quest’anno da COPE, la rete europea di cui Bambinisenzasbarre fa parte ed è la rappresentante in Italia.
Per il sesto anno Bambinisenzasbarre è impegnata con la rete Children of Prisoners Europe (COPE) nella Campagna europea d’informazione “Non un mio crimine, ma una mia condanna”, che richiama l’attenzione di tutti, italiani ed europei, sulla situazione vissuta dai figli di genitori detenuti. Quest’anno sono proprio i 100.000 bambini italiani,
“Il diritto di essere un uomo. Antologia mondiale della libertà” Dai diritti dei bambini ai diritti dei grandi, ai diritti dell’uomo. Il libro sui diritti umani è stato pubblicato dall’UNESCO nel 1968 e oggi è riproposto, con la copertina di Altan, da Bambinisenzasbarre, in collaborazione con Mimesis Edizioni, col sostegno
Giugno e luglio sono i mesi della campagna di sensibilizzazione europea “Not my Crime, Still my Sentence” promossa dalla rete europea Children of Prisoners Europe – COPE, di cui Bambinisenzasbarre fa parte. Quest’anno il tema della campagna si concentra sul processo di Europeizzazione della Carta dei diritti dei figli di
Bambinisenzasbarre è stata invitata adesporre la propria esperienza nell’Audizione della Commissione Straordinaria dei Diritti Umani del Senato, presieduta dal senatore Luigi Manconi, sul tema “Bambini e carcere”, il 23 luglio alle ore 13. In questa occasione l’associazione ha presentato un’anticipazione di alcuni risultati della ricerca su ‘Bambini e carcere’,
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