Il Sistema Spazio Giallo nelle carceri di Matera, Poggioreale e Secondigliano
Il Sistema Spazio Giallo è un progetto-intervento che porta avanti un approccio globale di attenzione e cura delle relazioni familiari quando un componente della famiglia è detenuto, con al centro l’interesse del bambino. È un sistema ‘relazionale’ integrato che prevede l’adozione di particolari linee guida (seguendo gli articoli della “Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti”) e di una formazione specifica degli operatori di Bambinisenzasbarre.
Al centro del Sistema Spazio Giallo si trova il bambino e i suoi diritti, riconosciuti nella “Carta”, valida dal 2014 in tutte le carceri italiane, creata e voluta da Bambinisenzabarre, firmata dal Ministero della Giustizia e dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, una carta unica in Europa.
Il Sistema Spazio Giallo comprende come azione concreta fondamentale lo Spazio Giallo, da cui prende il nome, che è il modello di Bambinisenzasbarre per l’accoglienza del bambino che entra in carcere per incontrare il genitore e per il sostegno e la presa in carico dell’intero nucleo familiare.
Questo progetto, accolto e sostenuto grazie all’8 per Mille della Chiesa Valdese, prevede la diffusione dello Spazio Giallo inteso come sistema nell’Italia Meridionale, in particolare a Napoli e a Matera. Il Sistema Spazio Giallo si compone di diverse attività: l’intervento chiave è lo Spazio Giallo a cui si connettono altre attività in base alle singole situazioni familiari intercettate, per andare a costruire interventi sistemico-familiari. A seconda del bisogno le famiglie vengono pertanto coinvolte in percorsi di colloqui individuali, gruppi di parola con genitori detenuti, colloquio con papà momento esclusivo d’incontro genitore detenuto-figli in assenza dell’altro adulto sempre presente nei colloqui ordinari in carcere.
Il progetto “Sistema Spazio Giallo” si propone di rispondere all’esigenza di cura dei legami famigliari attraverso delle pratiche di attenzione al genitore detenuto e alla famiglia nella sua interezza, che superano la separazione generata dal carcere. Questo superamento si realizza attraverso una catena di interventi che si inseriscono già al momento della prima reclusione, conseguente all’arresto, con l’intervento di Bambinisenzasbarre, quindi, nelle case circondariali (in questo caso Napoli e Matera), e vengono modulati sulla base dei bisogni specifici legati alla fase del percorso detentivo in carcere.
L’intervento Sistema Spazio Giallo di Bambinisenzasbarre negli istituti di Matera e Napoli, è realizzato con il fondamentale sostegno dell’8 per Mille della Chiesa Valdese, che ringraziamo.